Il Direttore del Dipartimento regionale: “Chi non ce la fa si faccia da parte. Riaperture? Il 24 sarà la prova del fuoco”
TERAMO – “L’obiettivo è quello di vaccinare tutti gli abruzzesi entro il 30 agosto: ce lo chiede il Paese, ce lo chiedono i cittadini. Questo sarà il nostro ritmo: non ci sono scuse, chi non è in grado di reggerlo, si faccia da parte”. E’ perentorio il diktat di Claudio D’Amario, direttore del Dipartimento della Salute della Regione Abruzzo, ospite ieri sera nella trasmissione di approfondimento ‘Rebus’ di R115.
“Non ci saranno problemi con i rifornimenti di vaccini – ha aggiunto D’Amario -, perchè sono in arrivo 6 milioni di dosi. Semmai tra qualche giorno avremo la difficoltà di consumare tutte le dosi a disposizione. Faremo convenzioni con i farmacisti e i medici di base per portare la somministrazione dei sieri anche nel più piccolo centro della regione, in modo da centrare l’obiettivo secondo il programma. Non c’è sabato, non c’è domenica, io dico sempre che bisogna trovare il modo di lavorare 26 ore su 24“.
“Attorno al 24 maggio avremo la prova del fuoco – dice il Direttore regionale – perché vedremo gli effetti delle riaperture: Il virus ha ancora praterie davanti a sè, perché circa il 60% della popolazione non ha gli anticorpi e dunque ci sono ancora possibilità di contagio. Io credo che se avremo l’accortezza di mantenere il distanziamento, che secondo me è la misura più importante, allora forse avremo risultati positivi“.
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